Aspettando Giulio…

29 maggio – 16 giugno 2019

Inaugurazione

29 maggio | ore 16.00

«Per tutta la Lombardia giovò di maniera»

Disegni dell’Italia settentrionale nel secolo di Giulio Romano

A cura di Stefano L’Occaso, Michele Danieli, Giulio Girondi

Catalogo edito da Il Rio

Questa mostra – piccola, anzi piccolissima se si considerasse soltanto il numero dei pezzi esposti, solo otto fogli – ha in realtà più di un motivo di interesse. Innanzitutto perché, pur nella sua esiguità, riesce a rappresentare uno spaccato di un piccolo, ma significativo, frammento della “maniera moderna” del Cinquecento italiano; inoltre, i disegni qui presentati sono o inediti o poco noti e, comunque, tutti mai esposti al pubblico perché provenienti da una raccolta privata. «Multum in parvo» verrebbe quindi da dire.

La mostra è imperniata attorno a Giulio Romano – l’allievo prediletto di Raffaello trasferitosi a Mantova dal 1524 fino alla morte nel 1546 – a cui la città di Virgilio dedica nell’anno in corso una serie di importanti manifestazioni. Tra questi vi è pure la rassegna Architettura e incisione negli anni di Giulio Romano, curata da Giulio Girondi e allestita in contemporanea nella medesima sala del Museo Diocesano in cui sono raccolti i fogli qui presentati. Del Pippi sono esposte due prove autografe – tra cui si segnala uno disegno preparatorio per il giardino Segreto di Palazzo Te raffigurante Il vecchio cane e il cacciatore – oltre che un terzo foglio di bottega.

Restando all’interno della galassia degli allievi e dei continuatori dell’opera di Giulio, presentiamo poi un inedito di Giovanni Battista Bertani, probabilmente destinato a un apparato teatrale, e un progetto riferito a Pompeo Pedemonte relativo alla basilica di Sant’Andrea.

Tra gli altri fogli meritano un cenno almeno i due disegni di Parmigianino il quale fu, suo malgrado, in stretto rapporto con Giulio Romano per la nota vicenda del completamento degli affreschi della Steccata. Del Mazzola presentiamo due autografi: una piccola Testa di vecchio e una più impegnativa figura maschile, forse uno studio per un Prometeo.

Aperti al MAB

Inoltre, in occasione della settimana nazionale dedicata ai beni culturali del patrimonio ecclesiastico, promossa dalla CEI e denominata “Aperti al MAB”, che vede protagonisti Musei, Archivi e Biblioteche ecclesiastici d’Italia, il museo intende offrire ai visitatori oltre alla esposizione dei disegni, il proseguimento della mostra “Architettura e incisione negli anni di Giulio Romano” ed una selezione di documenti della committenza ecclesiastica all’artista e alla sua cerchia,  provenienti dall’Archivio Storico Diocesano nonché due testi del Cinquecento della Biblioteca del Seminario: il terzo libro dell’architettura di Sebastiano Serlio e un volume di Vitruvio.

L’articolo sembra essere il primo su Museo Francesco Gonzaga.

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